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Aiuti alla Birmania: pieno successo

Gli aiuti svizzeri alle vittime del ciclone che ha colpito la Birmania tre mesi e mezzo fa sono pervenuti alle vittime. Lo confermano le organizzazioni umanitarie partner della Catena della Solidarietà quali Caritas Svizzera, Medici senza Frontiere o l’organizzazione avventista ADRA. Le organizzazioni erano già presenti in Birmania prima della catastrofe e danno lavoro a personale locale. Esse hanno potuto così lavorare efficacemente e rapidamente. I bisogni rimangono comunque sempre grandi, mentre sono in preparazione progetti di ricostruzione.

Il ciclone Nargis ha causato la morte di circa 140’000 persone, mentre 2,4 milioni di persone sono state direttamente toccate dalla catastrofe. Anche se la distribuzione degli aiuti ha dovuto affrontare gli ostacoli frapposti dalle autorità, il bilancio rimane positivo, poiché la popolazione birmana ha saputo aiutarsi da sé.

“Grazie ai fondi raccolti dalla Catena della Solidarietà abbiamo potuto distribuire molto velocmente materiali igienici e zanzariere a 15’000 persone”, conferma Joakim Cotting di ADRA, che collabora pure con la Divisione della Cooperazione e lo Sviluppo e con l’ONU. ADRA lavora con 250 impiegati locali e fornisce approvvigionamenti a 106 villaggi che ospitano 60’000 persone. “Gli abitanti hanno iniziato a ricostruire le loro abitazioni con il materiale da noi distribuito”, afferma Cotting. Bettina Bühler di Caritas Svizzera, che ha soggiornato due volte in Birmania dal passaggio del ciclone, sottolinea che le conseguenze dei cambiamenti climatici saranno già prese in considerazione nella fase di ricostruzione. “Le abitazioni del delta dell’Irrawady saranno costruite su piloni per contrastare la crescita del livello del mare”. Inoltre, le strutture delle case saranno rinforzate per premunirle più efficacemente contro i pericoli dei cicloni.

La Catena della Solidarietà ha già impiegato nell’aiuto d’urgenza la metà dei 4,5 milioni di franchi raccolti. Le organizzazioni umanitarie partner della Catena stanno allestendo piani di ricostruzione. E’ il caso di Terre des Hommes che prevede la costruzione di strutture sanitarie, Caritas Svizzera intende costruire scuole e case d’abitazione e distribuirà medicamenti. ADRA consegnerà barche e reti per rilanciare la pesca e fornirà gli utensili per ricostruire le risaie. La Fondazione Francois-Xavier Bagnoud prevede dal canto suo di ricostruire dei villaggi.

I bisogni sono ancora e sempre altissimi, assicurano Bettina Bühler e Joakim Cotting. Le donazioni sul conto 10-15000-6 della Catena della Solidarietà (con l’annotazione Birmania) o sul sito internet www.catena-della-solidarieta.ch sono sempre benvenute.