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Tifone Haiyan: aggiornamento n° 2

Situazione sul posto: I primi aiuti urgenti in loco sono stati organizzati. Gli interventi delle autorità filippine con l’assistenza delle organizzazioni umanitarie e di contingenti militari stranieri sono stati decisivi per coprire questi bisogni di prima necessità.

Le organizzazioni umanitarie, che nel frattempo hanno potuto insediarsi nelle regioni sinistrate, hanno avviato la fase cosiddetta di «early recovery» per permettere alle vittime di costruire alloggi provvisori e di rilanciare determinate attività economiche.

Otto progetti approvati
La Commissione dei progetti della Catena della Solidarietà, composta di un presidente indipendente, cinque esperti specializzati nei vari settori e cinque rappresentanti delle organizzazioni partner, si è riunita il 12 dicembre a Berna. Ha dato un preavviso favorevole – con o senza riserve – a otto progetti presentati dalle ONG partner della Catena della Solidarietà. Il presidente della Commissione e il direttore della Catena della Solidarietà hanno confermato questa decisione che permetterà di stanziare nelle prossime settimane 4,8 milioni di franchi per i progetti, che hanno la particolarità di coprire in parte retroattivamente le spese già erogate dalle ONG immediatamente dopo l’evento dell’8 novembre.

Sostegno a 39 860 famiglie o 199 300 persone
Gli otto progetti finanziati messi in opera da ADRA, Caritas (due progetti), Croce Rossa Svizzera, EPER, Medair, Solidar Suisse e Terre des Hommes – Aiuto all’infanzia hanno permesso di sostenere complessivamente 39 860 famiglie, ossia 199 300 persone, con beni di prima necessità, in particolare alimenti, articoli per l’igiene, coperte e teloni. In un secondo tempo, la maggior parte di queste famiglie riceverà o ha già ricevuto un kit contenente degli attrezzi e del materiale per costruire alloggi provvisori.

Questi stessi partner con altri cinque stanno elaborando dei progetti di ricostruzione e di rilancio economico che saranno attuati nella fase successiva, una volta rese note le linee direttrici del governo filippino per la ricostruzione.

Il responsabile del dipartimento Progetti della Catena della Solidarietà Ernst Lüber si recherà nelle Filippine in gennaio per incontrare sul posto le autorità e i partner e per conoscere e definire le grandi linee dell’aiuto della Catena della Solidarietà.

Aiuto agli svizzeri che vivono nelle Filippine
Anche numerose famiglie di origine svizzera si sono rivolte alla Catena della Solidarietà chiedendo aiuto in seguito alla distruzione delle loro case o delle loro piccole aziende. L’Organizzazione degli svizzeri all’estero (OSE) centralizza queste domande e le sottoporrà alla Catena della Solidarietà. Sull’esempio dell’aiuto fornito alle famiglie svizzere in occasione dello tsunami del 2004 nell’Asia del Sud-Est, in seguito al quale erano state sostenute diverse decine di famiglie svizzere, anche in questo caso la Catena della Solidarietà interverrà con un sostegno mirato.

37,2 milioni di franchi di donazioni
A tutt’oggi, la Catena della Solidarietà ha ricevuto donazioni per un importo pari a 37,2 milioni di franchi. Un risultato raggiunto anche grazie a somme importanti donate da imprese, cantoni e comuni, tra cui anche 250 000 franchi ricevuti da La Posta. Le promesse di donazioni formulate durante la giornata nazionale di solidarietà sono state ampiamente rispettate e addirittura superate.