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Rapporto annuale 2013: 63 milioni investiti nei progetti

Nel 2012, la Catena della Solidarietà ha cofinanziato 236 progetti di aiuto in Svizzera e nel mondo intero per oltre 63 milioni di franchi. Nel nostro paese sono stati accordati aiuti finanziari a economie domestiche in difficoltà economiche e a vittime di intemperie. Gli appelli alle donazioni in special modo a favore delle vittime del conflitto siriano, delle popolazioni del Sahel e dell’azione «Ogni centesimo conta/Acqua» hanno permesso di raccogliere oltre 18 milioni di franchi.

All’estero, la Catena della Solidarietà ha investito 61,6 milioni di franchi in progetti realizzati da 25 organizzazioni umanitarie sue partner, aiutando in tal modo quasi dieci milioni di persone in tutto il mondo. In Siria e nel Sahel, le donazioni sono state direttamente trasformate in aiuti d’urgenza. A Haiti, in Pakistan, in Giappone, nell’Africa orientale e in America latina sono stati cofinanziati progetti riguardanti l’alloggio, l’acqua e la salute. I responsabili dei progetti della Catena della Solidarietà, accompagnati da specialisti della ricostruzione e dei problemi connessi all’acqua, si sono recati a Haiti e in Pakistan per costatare sul posto l’avanzamento dei lavori e scambiare le proprie esperienze con quelle dei loro partner.

Aiuto in Svizzera
Nel quadro delle sue attività di aiuto sociale in Svizzera, la Catena della Solidarietà ha sbloccato 1’041’966 franchi per aiutare 2658 persone in difficoltà finanziarie. Grazie al fondo permanente «Intemperie in Svizzera», la Fondazione ha inoltre potuto accordare aiuti finanziari per 339’225 franchi alle vittime di danni della natura.

Spese di funzionamento e riserve
Nel corso della sua esistenza, la Catena della Solidarietà è quasi sempre riuscita a coprire anno dopo anno i suoi costi di funzionamento attraverso il reddito sui capitali investiti. Nel 2012, le spese di funzionamento nette sono ammontate a 2,9 milioni di franchi e i redditi degli investimenti finanziari si sono fissati a 4,8 milioni di franchi.

Nel 2012, il Consiglio di Fondazione della Catena della Solidarietà ha approvato la costituzione di riserve di funzionamento e per far fronte alle fluttuazioni dei corsi. Nel 2010 e 2011, a causa della debolezza dei tassi d’interesse, la Fondazione ha dovuto consacrare il 2% delle donazioni ricevute alla copertura delle sue spese di funzionamento, e questo per la prima volta nella sua storia. Le riserve di 10,8 milioni di franchi sono costituite dall’eccedenza finanziaria del 2012 e dal prelievo retroattivo del 2,5% sulla raccolta di fondi «Sisma nell’Asia meridionale» (Tsunami 2004) e del 3% sulla raccolta permanente «Intemperie in Svizzera». Questo trasferimento deciso dal Consiglio di Fondazione ha ricevuto l’avallo dell’organo di revisione della Catena della Solidarietà, in accordo con le raccomandazioni emanate dall’organo di sorveglianza federale sulle fondazioni. Le riserve hanno così raggiunto il livello massimo fissato dal Consiglio di Fondazione e se nel 2013 si dovesse di nuovo verificare un’eccedenza finanziaria, essa sarebbe dunque destinata a progetti di aiuto.

Priorità: qualità ed efficacia
Secondo il direttore della Catena della Solidarietà, Tony Burgener, nel 2013 la priorità sarà data alla qualità, all’efficacia e alla misurabilità dell’aiuto. Questi tre principi sono già stati ripresi durante un seminario che a fine aprile aveva riunito le organizzazioni umanitarie partner della Catena che operano in Giordania nei progetti di “cash assistance”. All’inizio di ottobre sarà la volta di un nuovo bilancio con le organizzazioni partner sugli aiuti a Haiti. Si tratterà in particolare di valutare il coordinamento dell’aiuto umanitario, le norme minime nel settore della ricostruzione nonché la partecipazione delle autorità locali e dei beneficiari degli aiuti. «Non trarre lezioni dall’impegno a Haiti, significherebbe perdere una buona occasione», dichiara Tony Burgener.

Trent’anni d’indipendenza
La Catena della Solidarietà è stata fondata nel 1946 dalla Radio Romanda e già l’anno successivo era attiva anche nella Svizzera italiana e nella Svizzera tedesca. Nel 1983, la SSR ha deciso di farne una fondazione indipendente di diritto privato. Dunque quest’anno si festeggeranno i trent’anni di indipendenza.

Queste e altre informazioni complementari sono disponibili nel Rapporto annuale 2012 della Catena della Solidarietà, che può essere richiesto gratuitamente alla Catena della Solidarietà, Casella postale 6903 Lugano e che può essere scaricato in PDF sul sito.