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LA CATENA DELLA SOLIDARIETÀ SI MOBILITA PER AFFRONTARE LE NUMEROSE CRISI UMANITARIE

Gli ultimi giorni sono stati teatro di numerose crisi umanitarie, segnatamente la preoccupante recrudescenza del conflitto israelo-palestinese, che ha già fatto mille morti, il terremoto in Afghanistan, che colpisce una popolazione già in ginocchio a causa di una crisi economica e alimentare, e il drammatico esodo di persone dal Nagorno-Karabakh all’Armenia. La Catena della Solidarietà si mobilita e lancia un appello alle donazioni per sostenere le popolazioni colpite.

Terremoto in Afghanistan

Sabato 7 ottobre, un violento terremoto di magnitudo 6,3 ha colpito l’Afghanistan occidentale con un bilancio provvisorio di oltre 2500 morti e migliaia di feriti. In un paese alle prese con una grave crisi umanitaria, questa nuova catastrofe mette a dura prova il sistema sanitario e di soccorso, già fragile e dipendente dagli aiuti umanitari. La Catena della Solidarietà rilancia la campagna avviata in occasione della crisi del 2021 per fornire aiuti urgenti e vitali alla popolazione afghana.

Nel paese sono già attive quattro organizzazioni partner della Catena: Save the Children, Medair, MSF e la Fondazione Terre des Hommes. Il loro operato si concentra sull’accesso all’acqua potabile, al cibo e ai servizi sanitari di base, e sulla salute di madri e bambini. Subito dopo il terremoto, le ONG hanno iniziato a valutare le esigenze delle comunità colpite e ad attuare misure d’emergenza.

Le donazioni sono possibili sul sito www.catena-della-solidarietà.ch con la menzione «Afghanistan».

Striscia di Gaza-Israele

In seguito all’offensiva lanciata sabato scorso da Hamas contro Israele, oltre mille persone di entrambe le fazioni hanno perso la vita. La recrudescenza del conflitto è preoccupante, i civili devono essere protetti. La Catena della Solidarietà può mobilitare il suo fondo d’emergenza che le consente di intervenire rapidamente su richiesta delle sue ONG partner svizzere presenti nella regione allo scopo di sostenere la popolazione civile, in particolare per garantire l’accesso alle cure mediche.

Esodo di persone dal Nagorno-Karabakh verso l’Armenia

Dopo l’offensiva lampo dell’Azerbaigian nel Nagorno-Karabakh di fine settembre, i separatisti armeni, che subivano un blocco da dicembre 2022, hanno annunciato la capitolazione. Nei giorni successivi, la maggior parte dei 120’000 abitanti dell’enclave è fuggita in Armenia, un massiccio flusso di rifugiati che suscita il timore di una nuova crisi umanitaria. Le donazioni per il fondo d’emergenza sono possibili sul sito www.catena-della-solidarietà.ch.

Il fondo d’emergenza della Catena della Solidarietà

La Catena della Solidarietà dispone di un fondo d’emergenza il quale, in caso di crisi umanitarie, le consente di finanziare progetti che non soddisfano i criteri per il lancio di una campagna nazionale di raccolta fondi. Le attività così sostenute includono il rifornimento di cibo, acqua, e beni di prima necessità, le cure mediche urgenti e l’assistenza sanitaria di base, nonché la costruzione o la riparazione di rifugi provvisori. Per reagire tempestivamente alle crisi, la Catena ha bisogno di fondi. Le donazioni sono possibili sul sito www.catena-della-solidarietà.ch con la menzione «fondo d’emergenza».