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L’infanzia che soffre: un mese dopo la giornata nazionale di solidarietà, le donazioni sono praticamente raddoppiate

8 milioni di franchi in donazioni sono stati affidati alla Catena della Solidarietà per aiutare l’infanzia che soffre in Svizzera e nel mondo. Una somma praticamente raddoppiata un mese dopo la giornata nazionale di solidarietà organizzata lo scorso 17 dicembre, durante la quale erano stati raccolti oltre 4,2 milioni di franchi. Una cifra che dimostra quanto la popolazione sia sensibile all’infanzia che soffre. Grazie a queste donazioni, la Fondazione finanzierà progetti che permetteranno ai bambini più vulnerabili di avere accesso all’educazione e di essere protetti.

Infanzia che soffre: una causa che accende la solidarietà

Lo scorso anno, la Catena della Solidarietà ha compiuto 75 anni. Per festeggiare questo anniversario, in collaborazione con la SSR e le radio regionali la Fondazione ha organizzato una settimana di solidarietà conclusasi con una giornata nazionale dedicata all’infanzia che soffre in Svizzera e nel mondo. Un vero successo: a fine giornata le donazioni avevano raggiunto la straordinaria cifra di 4,2 milioni di franchi. Un mese dopo, le donazioni affidate alla Catena della Solidarietà per i bambini in difficoltà sono pari complessivamente a 8’016’330 franchi.

Miren Bengoa, nuova direttrice della Fondazione: «Sono rimasta estremamente colpita dalla solidarietà dimostrata e dall’importo delle donazioni, in continuo aumento. Constato con commozione e riconoscenza che, ad oggi, la somma registrata dopo questa giornata di solidarietà è praticamente raddoppiata. La popolazione, sensibilizzata sulla situazione dei bambini in difficoltà, ha sposato la nostra convinzione, ossia che aiutare i bambini e gli adolescenti significa investire nel futuro».

Donazioni fondamentali di fronte all’ampiezza dei bisogni

Con la metà delle donazioni raccolte finanzierà progetti dalle organizzazioni umanitarie partner della Catena della Solidarietà consentiranno a migliaia di bambini di avere accesso all’educazione e di godere di una migliore protezione dalle violenze e dagli abusi. L’altra metà consentirà di sostenere bambini e giovani in difficoltà in Svizzera.

Un progetto sostenuto dalla Catena della Solidarietà permette ad esempio ad alcuni bambini maya in Guatemala di frequentare una scuola bilingue e interculturale per familiarizzarsi con i codici culturali del paese e la lingua spagnola. Senza questo sostegno, l’accesso alla scuola sarebbe stato veramente difficile per questa comunità.

Sostegno a bambini e giovani in Svizzera

In Svizzera, una parte delle donazioni permetterà di aiutare bambini vittime di violenza familiare, garantendo loro una protezione e attenuando le ripercussioni delle violenze subite. Un’altra parte verrà utilizzata per sostenere i giovani con difficoltà di integrazione sociale o professionale, che faticano a trovare il loro posto nella società e nel mondo del lavoro. Attualmente, in questi settori sono già 59 i progetti finanziati. Le donazioni raccolte nell’ambito della colletta «Infanzia che soffre» permetteranno alla Catena della Solidarietà di finanziare nuovi progetti e di garantire un aiuto che si protrae sul lungo termine.

Aiuto all’infanzia, un pilastro della Catena della Solidarietà

Già la primissima raccolta fondi della Catena della Solidarietà, lanciata nel 1946, era dedicata ai bambini vittime delle conseguenze della seconda guerra mondiale. Da 75 anni, la Fondazione è fedele alla sua missione e aiuta milioni di bambini in Svizzera e nel mondo.

L’aiuto prosegue anche dopo il 75° anniversario. Possono tuttora essere effettuate donazioni a favore dell’infanzia che soffre in Svizzera e nel mondo su www.catena-della-solidarieta.ch o sul conto postale 10-15000-6. Oggi è possibile anche impegnarsi a lungo termine, aderendo al programma di donazioni regolari della Catena della Solidarietà ed effettuando versamenti automatici tutti i mesi.